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Brancaleone 2
la Repubblica, 22 febbraio 2008Brancaleone va a teatro
Con un po’ di enfasi viene da dire che si è fatta attendere come tutte le cose belle. Arriva in libreria, a più di un anno di distanza dal primo, graficamente più snello e meno snob, con il nuovo editore Agenzia X, il secondo numero di Brancaleone, una delle più interessanti novità editoriali in campo cinematografico di questi anni. Concepita, ideata, curata da quattro critici della generazione di mezzo, quarant'anni e giù di lì, di area milanese, Vittorio Buccheri, Emiliano Morreale, Luca Mosso e Alberto Pezzotta, si è presentata da subito come luogo di riflessione interdisciplinare sul cinema, letto con sguardo strabico e sghembo, filtrato da esperienze artistiche più diverse.
E cosi si deve leggere la scelta sicuramente ardita di dedicare il secondo numero quasi interamente al teatro, al teatro dei nuovi linguaggi scenici e al teatro come "nuovo cinema possibile". Da consigliare la lettura degli incontri interviste ai Motus, a Pietro Babina di Teatro Clandestino, a Fanny e Alexander, le analisi su Pippo Delbono, Danio Manfredini, le Albe di Ravenna, la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo, insomma il meglio dell'avanguardia teatrale italiana anni Novanta. Tra gli altri interventi ci sentiamo di consigliare Welles e il Teatro e un bellissimo dialogo su cinema e filosofia tra Remo Bodei e Francesco Casetti che è lo specchio e l’anima dell'operazione Brancaleone: dare un senso a ciò che vediamo.
di Alessandro Bertante

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