Nella storia della musica e delle culture giovanili non era mai accaduto che uno stile di vita alternativo venisse vietato dalla legge...
Qual è stata l’ultima controcultura? Come mai dopo la stagione dei rave non si è più affermata una spinta creativa capace di unire migliaia di persone?
Nell’arco di un trentennio la scena dei rave e del movimento free tekno ha forgiato nei circuiti underground generi musicali innovativi come jungle, grime, dubstep. Nonostante la natura utopica, questa cultura pirata, tra azione diretta, neotribalismo e cyberpunk, si è concretizzata in un crogiolo di istanze politico-esistenziali, unendo in una danza collettiva sognatori di comunità liberate, sperimentazione artistica, lotte per i diritti dei gay e controvertici.
Rave new world raccoglie le testimonianze e gli spunti più interessanti degli studiosi e dei protagonisti a livello internazionale, offrendo al lettore un’inedita panoramica storica che include le numerose idee realizzate, i punti critici e le possibili prospettive dell’ultima delle controculture.
Questa nuova edizione aggiornata, per prevenire le criticità legate al consumo di stupefacenti, include un capitolo sulle pratiche di “riduzione del danno”, utilizzate da decenni in club e rave europei e ancora oggi considerate illegali in Italia.
Interviste a Simon Reynolds, Spiral Tribe, Sound Conspiracy, Mutoid Waste Company, D’Arcangelo, Dj War, Atari Teenage Riot, Kernel Panik, Tekno Mobil Squad e molti altri.
Prefazione di Rémi Hess, introduzione di Vanni Santoni e postfazione di Valerio Mattioli
NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA