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Camera Gun
Il cinema ribelle di Lech Kowalski

“Per filmare un confronto non puoi chiedere il permesso.” Lech Kowalski

Apolide, outsider perenne, Lech Kowalski ha trovato nella New York degli anni settanta un luogo brulicante di energia e conflitti. Ha raccontato come nessun altro l’esplosione del punk, mettendo in evidenza la carica eversiva e la tendenza all’autodistruzione propria del movimento e delle sue stelle cadenti.
Ha filmato le star del porno, gli homeless del Lower East Side, i giovani anarchici di Cracovia e gli orfani afghani, con occhio attento alle dinamiche sociali e ai meccanismi di sopraffazione. Il suo è un cinema spiazzante, percorso da una vitalità struggente anche nel testimoniare i drammi più atroci.
East of Paradise è il suo capolavoro: spaccato tra la testimonianza della madre deportata in Russia e il racconto del regista che ripercorre la sua carriera, sintetizza al meglio il desiderio di servirsi del cinema per trovare una voce propria e al tempo stesso renderla depositaria di una memoria condivisa.

Lech Kowalski è nato a Londra e si è trasferito giovanissimo a New York dove ha frequentato la School of Visual Arts prima di dedicarsi al cinema. I suoi film sono stati presentati ai maggiori festival internazionali, tra cui Cannes, Locarno, Berlino e Venezia. Retrospettive a lui dedicate hanno avuto luogo alla Cinématèque Française di Parigi, al Docs Forum di Città del Messico e all’Infinity Festival di Alba.

pp. 176, illustrato • 2014
ISBN
978-88-95029-90-0
Ordinabile tramite sito, in libreria il 7 gennaio 2015

Iniziative

Giovedì 16 marzo 2017 @ Libreria Verso • Milano
Giovedì 2 marzo 2017 Polo del '900 • Torino
Sabato 10 dicembre 2016 @ BASE • Milano
Lunedì 29 febbraio 2016 @ Associazione Culturale Antonicelli • Torino

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